TREAT - The Road More Or Less Traveled (Captured Live Milano 2016)

Frontiers
Tempo di celebrazioni per i Treat. Al giro di boa dei 32 anni di carriera (il primo disco della band uscì nel 1985), gli svedesi scelgono di dare alle stampe il loro primo live album. Registrato lo scorso 23 aprile durante il Frontiers Rock Festival, “The Road More or Less Traveled – Live in Milano” è un album (anche in DVD per gli interessati) che ripercorre la carriera di una band che ha scelto di rimettersi in gioco dopo anni di silenzio. Ghost of Graceland (che era, al momento dell’esibizione, il disco da promuovere) la fa, ovviamente, da padrone. Ecco scorrere qui, infatti, Ghost Of Graceland(midtempo cadenzato, solenne e melodico con voce, tastiere e chitarre sugli scudi),Better The Devil You Know (più veloce con bel giro di basso pulsante e ficcanti chitarre divise tra riff e assoli, nonché un organo dall'aria vintage), Non Stop Madness (più energica e vivace pure se pervasa da tanta accattivante melodia) Endangered (un melodic hard rock d'alta scuola).Sempre dal più recente platter in studio è tratta la deliziosa Do Your Own Stunts, che è, di contro, uno slow ma non troppo dalla armonie del ritornello squisita e molto acchiappanti. Anche We Own The Night, canzone questa volta tratta da Coup De Grace, è unasemiballad dalla melodia altamente cantabile e gustosa. Grande risalto, dunque, è dato da queste parti anche ai brani dello splendido album del 2010, da Roar, dinamica e grintosa e con melodie lanciate a vele spiegate, a Papertiger, carica di riff di cromate tastiere e laccate chitarre.

E, ancora, non manca Skies Of Mongolia, meravigliosamente epica e melodica e contrassegnata dai riff solenni e magici dei tasti d’avorio (suonate da Jona Tee dei conterranei H.E.A.T.). Per quanto riguarda i lavori del passato, a parte il gran finale di World Of Promises (da Dreamhunter), evocativa e solare un po’ sulla scia degli Europe, la scena è tutta per Organized Crime. Dal long-playing del 1989 sono riproposte, difatti, Get You On The Run, ballad ancora una volta patinata tra Europe e AOR a stelle e strisce, Conspiracy, rockeggiante e tipicamente scandi-rock, Gimme One More Night e Ready For The Taking, risolute, nervose e iniettate di esemplare spavalderia ottantiana. The Road More Or Less Traveled, come ci aspettava, conferma le doti di forza e intensa capacità melodica dalle tinte tipicamente nordeuropee dei Treat, e il fascino del loro sound caratterizzato da chitarre e tastiere patinate. Le loro impeccabili esecuzioni live evidenziano pari dignità tra vecchi e nuovi brani (più epici e melodici gli ultimi, più hard ed ammiccanti i primi), e si fanno perdonare la mancanza di scelte dal disco dei Treat preferito dal vostro recensore, The Pleasure Principle. 

Voto: 8/10 

Bob Preda