UNREAL TERROR - The New Chapter

Jolly Roger
Questi sono i dischi che ci piacciono: perchè sono quelli che hanno una bella storia alle spalle, oltre ad essere di ottima qualità. Degli Unreal Terror vi abbiamo già parlato qualche mese fa in occasione della pubblicazione della loro interessante biografia (http://giornalemetal.blogspot.it/2017/07/klaus-petrovic-unreal-terrorrules-night.html), sottolineando come la musica sia stato il fattor comune che ha cementato l’amicizia tra i componenti della band. Vi rimandiamo quindi al predetto articolo per meglio comprendere l’essenza di The New Chapter. Certo è che quando le motivazioni vanno oltre quelli che possono essere interessi materiali, legandosi esclusivamente alla pulsione artistica ed alla voglia di stare insieme, non possono che dare ottimi frutti. Son passati ben trentuno anni da Hard Incursion ma Enio Nicolini, Luciano Palermi e Silvio “Spaccalegna” Canzano hanno ripreso le fila li dove le avevano lasciate, con un lavoro che sicuramente si lega a livello compositivo al metal più tradizionale, quello degli anni ’80, con intelligenza e senza scadere in una mera operazione nostalgica, per la nuova linfa iniettata dalle chitarre di Iader D. Nicolini (il figlio di Enio) e Arcanacodaxe in fase esecutiva, grazie a trame armoniche perfettamente bilanciate tra presente e passato ed assoli ben costruiti, senza strafare, che si lasciano ascoltare con piacere.

E’ Luciano Palermi l’autore principale dei brani, supportato da Iader in quelli più articolati. Le atmosfere sulfuree dell’opener Odinary King fanno da apripista alla voglia di rockare duro che esplode già nella successiva Time Bomb, dove Silvio Canzano rende subito giustizia al suo soprannome. Durante l’ascolto ci hanno colpito particolarmente The Fall, One More Chance così come la conclusiva Western Skies, ma questo è un lavoro di quelli che si fanno ascoltare godibilmente dall’inizio alla fine, senza filler. Tra richiami di stampo maideniano ed anthems apparentemente mutuati dall’heavy americano dei Queensryche, la band in realtà ci mette motto del suo sacco ed è l’insieme a funzionare. Si ha la sensazione, insomma, di un combo perfettamente rodato, come se tanti anni non fossero affatto passati. Una citazione particolare per Enio Nicolini che, oltre ad essere quel bassista che tanti gruppi heavy dovrebbero avere (virtuoso ma che suona accordi e contrappunti nel momento giusto, al posto giusto…), si sbatte per promuovere la band presenziando ovunque possibile, proprio come si faceva una volta quando non c’era il dannatissimo web. Anche queste sono emozioni e, credeteci, in The New Chapter ne troverete tantissime. 

Voto: 9/10 

Salvatore Mazzarella