CORROSION OF CONFORMITY - No Cross No Crown

Nuclear Blast
Musicalmente parlando l’inizio di questo nuovo anno, promette molto bene. Una delle prime prove, infatti, è il nuovo lavoro degli americani Corrosion Of Conformity. Tra i padri che hanno contribuito a forgiare il crossover, la leggendaria band torna sul mercato con un ottimo No Cross No Crown, che li riconsegna ai vertici della scena internazionale, non solo crossover, ma in genere su tutto il piano metal e rock. L’inizio fa già ben capire che le cose sono fatte seriamente. Novus Deus ha il compito di introdurci all’interno di questo vortice musicale che s'imprime fin dalle prime note nella mente di tutti noi. Il sapore souther rock, stoner si avverte in pieno in The Luddite. Chitarre distorte, compresse come richiede il genere e un groove dannatamente attraente. Il brano sarà poi uno dei migliori dell’intero lavoro. Il crossover si fa pesantemente sentire nella successiva Cast The First Stone, la classe rimane immutata per loro.

La strumentale e quasi atmosferica No Cross introduce un'altra grande canzone: Wolf Named Crow, dove la vena stoner rock dei nostri è sempre in prima linea. In linea di massima, tutto il disco rimane su livelli molto alti, pescando a piene mani da tutta l’esperienza che i Corrosion Of Conformity hanno accumulato durante tutti gli anni trascorsi sulle scene musicali. Questo nuovo No Cross No Crown non ha nulla in meno rispetto ai loro classici, anzi, li proietta ancora più in alto, verso lidi possibilmente non ancora visitati da questi non più troppo giovani provenienti dal North Carolina. Brani da segnalare ce ne sono parecchi oltre a quelli già elencati: Little Man, l’acustico intermezzo Matre’s Diem, oppure la trascinante Forgive Me. Una menzione a parte si deve al brano E.L.M. in cui vengono fuori delle reminescenze tanto care ai grandi Cathedral, qui si avvicinano paurosamente alla leggendaria formazione di Lee Dorrian. Questo disco lo consigliamo vivamente a tutte le persone che amano la buona musica, senza barriere, senza preconcetti, sudata e vissuta. Ottimo ritorno sulle scene per una delle più influente band proveniente dalla Nazione in cui tutto è possibile, ovvero gli Stati Uniti D’ America. 

Voto: 8,5/10

Sandro Lo Castro