ABIGOR - Hollenzwang

Avantgarde
Bentornati ragazzi!!grande ritorno per i demoni austriaci, un disco nerissimo, crudo e demoniaco fino al midollo. I nostri sono tornati a deliziare i nostri padiglioni auricolari dopo quattro anni di pausa, con un disco che è un concentrato di evil black metal. Il duo P.K. e T.T. con la collaborazione del mitico Silenius dei Summoning, ha partorito 9 capitoli demoniaci. L’opener “All hail darkness and evil” è ferocissima, blast beats, cambi di tempo, riffing crudi e nerissimi e uno screaming alto e malvagissimo; il marchio di fabbrica dei nostri è ben presente. All’interno del brano ci sono anche dei cori puliti a rendere ancora più solenne e blasfema la song, grande brano, efferato e marcissimo. “Sword of silence” si presenta con melodie, dissonanze, una voce demoniaca in lingua madre, respiri malvagi e tempi medi con campane a morto. Decadimento e blasfemia pura in musica in questo mid tempo, riffing neri; lo screaming è evocativo, crudele e si alza in un urlo rabbioso; le melodie sono dissonanti, e i cori aumentano il pathos demoniaco. “Our lord’s arrival,black death sathanas” è spettrale, inquietante, con riffing neri; un mid tempo lento, marcio, con cadenze epiche ma virate al nero; una discesa all’inferno retta da scream acidissimi, riff dissonanti, cambi di tempo con accelerazioni e cori. “None before him” è distruttiva; accelerazioni, rallentamenti, rullate, riffing malvagi con melodie contorte; up tempo serrato che rallenta e non lascia fiato. Il contenuto è malvagio con un singer posseduto da un demone malvagio e assetato di sangue cristiano. “Hymn of the flaming void” è cruda, crudele accelerazione, per poi sfociare in un up tempo retto da riff nerissimi, ritmi che vanno anche cadenzati e uno screaming altissimo e urlato, una maledizione perenne. La melodia è usata per dare un piccolo angolo tranquillo prima dell’abiezione eterna. “Ancient fog of evil” è introdotta da riffing melodici, voci registrate e un respiro demoniaco,le rullate introducono un brano cadenzato, nero e pestilenziale, retto da dissonanze e uno screaming alto e evocativo. C’è anche un’accelerazione dove le chitarre in tremolo intessono melodie dissonanti con voci spiritate e cori, quasi una celebrazione blasfema. Un disco che conferma che i nostri sono tornati sotto il segno della nera fiamma per distruggere e portare in eterno il marchio del demonio.  

Voto: 8.5/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli