0K(ILL)'S - 0K(ill)'s

Goodfellas
E' sempre un piacere constatare come molti tra i più validi musicisti di casa nostra, oltre alle proprie bands di provenienza, siano impegnati in vari side-projects e bands derivate (non da ultimo l'ottimo progetto Prog/Power Metal degli Odyssea, che unisce creativamente addirittura Roberto Tiranti dei Labyrinth con Pier Gonella dei Necrodeath). E' segno che l'italietta nostra, seppur governata da politici incompetenti e capaci solo di uccidere la creatività individuale, non perde la propria verve musicale migliore. E' importantissimo questo. Ormai anche nel nostro paese da parecchi decenni la tradizione Metal di qualità è presente, vibrante e con radici solide e longeve. E con questa premessa, andiamo ad analizzare l'omonimo, rampante esordio discografico degli 0K(ill)'s, progetto musicale nato su iniziativa di vari membri ed ex-membri degli stra-mitici Death SS (l'attuale bassista Glenn Strange, l'ex-batterista Antonio Inserillo e, soprattutto, il mitico Emiliano Bandini alias Emil Bandera, chitarrista della band di Steve Sylvester dal 1996 al 2006, e ancor prima attivo con l'ottima Glam Metal band degli Smelly Boggs), assieme al cantante Scarlet_Spider degli Scarlet and the Spooky Spiders. Sicuramente, la dimensione musicale che ci propinano i nostri paga tributo alle bands di provenienza.

Ed oltre alle chiare influenze metal è presente una forte componente electro/industrial e dark/gothic. Ciò, infatti, che rende il lavoro parecchio interessante, sono gli arrangiamenti elettronici (a volte quasi techno) e i tappeti tastieristici, che integrano la dimensione Metal degli 0K(ill)'s senza snaturarla. Anzi... aggiungendo atmosfera e grandissima classe. Chiaramente, l'uso continuativo di keyboards ed elettronica nel metal è un'operazione effettuata nell'ultima ventina d'anni proprio dai Death SS con risultati davvero originali. Gli 0K(ill)'s danno idea di esser riusciti a plasmare questo particolare elemento a proprio vantaggio, grazie ad una produzione sempre eccelsa. Qua e là si trovano anche parecchi riferimenti sonori ai migliori 69 Eyes. Questo da più o meno un'idea sullo spettro sonoro in cui hanno scelto di agire i nostri. Comunque, questo bel dischetto dimostra di esser ben altro che un semplice lavoro derivativo. I brani sono tutti belli energici e scatenati... e non è proprio possibile ascoltare "0K(ill)'s" stando completamente fermi. La voce di Scarlet_Spider è anche capace di toccare più timbri differenti, dall'incazzato/catarroso tipico del metal su "10 Tons of Lust" all'ottimo baritonale stile Jyrky 69 di "Pale Harvester", song superba con i suoi arrangiamenti elettronici articolati e horrorifici di Keyboards assortite. E poi... ragazzi, il penultimo brano è una sorpresa graditissima per chiunque come me abbia amato l'electro-pop anni '80: trattasi infatti della cover un po' "metallizzata" del classicissimo "Face To Face" dei The Twins. In conclusione: un ottimo esordio discografico per 0K(ill)'s. Ancora non sono al corrente se si tratti di un semplice side-project, ma data l'indubbia qualità del prodotto discografico in questione, spero vivamente che i nostri abbiano anch'essi un futuro per un'attività musicale solida e longeva. Forza ragazzi! 

Voto: 9/10 

Alessio Secondini Morelli